Cappella di S. Bernardo da Chiaravalle

La Cappella di S. Bernardo all'inizio del secolo.

 

La Cappella di S. Bernardo negli anni 40, dopo le modifiche della facciata della chiesa.

 

 
A partire dall'anno 1294, grazie ad un primo lascito di 130 lire da parte del priore cistercense di Settimo, Roberto di Giordano da Signa (ivi professo dal 1260 al 1304), fu cominciata ad essere costruita, quasi tangente il lato settentrionale del campanile e parallela alla chiesa abbaziale, sull'area del cimitero dei monaci, una piccola cappella intitolata a San Bernardo da Chiaravalle, il Santo per eccellenza dell'Ordine cistercense, cui Settimo ormai apparteneva. I lavori edilizi sono ampiamente documentati fin verso il 1320 (con numerosi interventi economici di altri benefattori sia laici che ecclesiastici) e gli arredi (libri liturgici specifici, paramenti sacri, reliquiari, dipinti ecc.) furono approntati nel corso dell'intero XIV secolo.
La cappella fu totalmente rasa al suolo dal noto crollo dell'adiacente campanile, minato per insensate necessità belliche dai Tedeschi nel 1944; mentre la torre campanaria fu bene o male ricostruita il più similmente possibile all'originaria, la cappella mancò di qualsiasi tentativo di ripristino. Oltre la documentazione archivistica, ne restano tuttavia foto e rilievi anteriori alla scomparsa, che permettono ancora di farsene in qualche modo un'idea.
I restauri in corso, che ovviamente nulla possono fare per ricreare l'alzato, evidenziano l'originaria aula rettangolare ed stanno recuperando l'ambiente interrato sottostante.

Quella che rimane dopo le mine della seconda guerra mondiale. Non fu mai pił ricostruta.